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Tripadvisor e Covid19

Riportiamo di seguito un messaggio arrivato a tutti i partner di Tripadvisor da parte del suo CEO Steve Kaufer

Gentile partner,
le ultime settimane sono state senza precedenti, con l’emergenza COVID-19 che sta stravolgendo la vita e le attività di milioni di persone, e l’enorme impatto che l’epidemia sta avendo sul settore dei viaggi, del turismo e dell’ospitalità. 
Ho registrato un breve videomessaggio per tutti i partner di Tripadvisor, sperando che riesca a trovare qualche minuto per guardarlo. Normalmente non è mia abitudine parlare davanti a una videocamera (sono il primo ad ammettere che non mi viene naturale), ma questi sono tempi inconsueti. Sentivo che era importante rivolgermi a tutti voi personalmente. È possibile anche leggere il messaggio integrale sotto la mia firma. 
Vorrei inoltre condividere alcune risorse e provvedimenti che stiamo adottando per supportare in particolare le strutture ricettive. La prima è la nostra pagina di risorse sull’emergenza COVID-19, dove stiamo inserendo le informazioni e i consigli più recenti per la nostra community di alloggi. Abbiamo anche introdotto una nuova funzionalità che permette di segnalare la chiusura temporanea della struttura , se necessario, e di indicare quando è in programma la riapertura
Siamo determinati a fornire alle strutture il nostro sostegno in questo periodo straordinario, in modo da essere pronti quando viaggiatori e clienti potranno tornare a visitare il mondo. In tutti i settori del turismo, i nostri team condivideranno ulteriori dettagli e aggiornamenti non appena saranno disponibili. Non si perda ulteriori comunicazioni di Tripadvisor nei prossimi giorni.
Cordiali saluti,
Steve Kaufer Presidente e CEO di Tripadvisor
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CASE VACANZA/B&B/LOCAZIONE TURISTICA

Servizi Extra per Hotel, B&B, Case Vacanza, Affittacamere..

Sempre più spesso sentiamo parlare di Servizi Aggiuntivi, venduti dagli Hotel o dai titolari di strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, ma cosa sono davvero questi Servizi??

Sono i c.d. SERVIZI ANCILLARI o ANCILLARY SERVICE, che di solito incrementano i ricavi di circa un 10%, ma si potrebbe arrivare anche ad un 20% sapendoli sfruttare.
Per una Struttura, i classici servizi extra (ovviamente a pagamento):- colazione in camera;- babysitter- personal chef a domicilio- tour e attività (queste sono quelle che vanno per la maggiore)- noleggio bici- aperitivi o cene speciali- personal shopper- servizi di noleggio in generale


Alcune ricerche hanno evidenziato quanto è davvero il mancato guadagno per la Struttura nel NON offrire questi servizi, diciamo che il range varia tra i 10€ e i 30/40€ a persona al giorno, poichè questi sono soldi che comunque, in qualche modo i tuoi ospiti spenderanno presso i bar, ristoranti, centri massaggio, punti noleggio bici ecc
Quindi cosa aspetti?Fatti Furbo, inizia a Proporre questi servizi ai tuoi clienti, se non puoi offrirli tu direttamente puoi esternalizzarli, in inglese suone meglio, ovvero puoi darli in outsourcing.
INIZIA A GUADAGNARE DI PIU’!!

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CASE VACANZA/B&B/LOCAZIONE TURISTICA

TARI E CASA VACANZA: LE NOVITÀ

Come ben sapete, per i proprietari di casa c’è da pagare annualmente la TA.RI. (tassa rifiuti) che fino ad ora era calcolata per l’intero importo sia sulle seconde case che sulle case vacanza.

Tuttavia, grazie ad una recente sentenza si è stabilito un principio che va a tutela dei titolari di seconde case. Il calcolo della tassa, relativamente alle seconde proprietà, va infatti definito tenendo conto della quantità di rifiuti prodotti e applicando uno sconto del 30% qualora queste proprietà vengano appunto utilizzate come case vacanze.
Sul fronte dell’esenzione dalla tassa, “solo l’assenza di arredi e di allacci ai servizi a rete permetterebbe di escludere totalmente gli immobili considerati dalla Tari” secondo la sentenza della Cassazione n. 8383/2013.

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NaturistBNB: Nasce il BNB dei Naturisti

La nicchia di mercato era ancora poco esplorata anche se in tanti hanno già provato ad affacciarsi, finalmente è arrivata sul mercato NaturistBNB, il bnb dei naturisti, cioè di coloro che amano girare nudi per casa…Si proprio così!!

Il portale raccoglie tutti luoghi dove si può vivere 24 ore su 24 senza vestiti, completamente nudi, un lusso per gli amanti della “natura”
Se pensate che questa sia un’assurdità, sappiate che sta già riscuotendo largo successo fra gli amanti del settore, al momento le destinazioni più ricercate e con più offerta disponibile sono Spagna, Francia, Belgio, Olanda, ma anche Australia e Stati Uniti.
Date un’occhiata al sito

curiosoni…https://www.naturistbnb.com/

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CASE VACANZA/B&B/LOCAZIONE TURISTICA Senza categoria

Affitti brevi & Short Term

Il mercato dello short rent gode delle migliori prospettive.

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“Gli affitti brevi rappresentano una grandissima opportunità”Le statistiche su base nazionale confermano che nelle città dove il fenomeno dello short rent si è più sviluppato ha trainato in maniera decisiva tutto il comparto generando una importante rivalutazione dello stock immobiliare esistente e favorendo in maniera decisiva l’incremento del turismo. Per i prossimi anni il segmento degli affitti brevi continuerà a presentare in Italia una crescita a due cifre molto superiore al tasso di crescita medio del comparto di riferimento. Un prodotto immobiliare di qualità collocato in short rent può garantire un rendimento lordo dal 5% al 7% annuo, rendimento molto superiore a quasi tutti gli strumenti d’investimento a basso rischio equiparabili oltre alla massima flessibilità in caso di dismissione. Può quindi a tutti gli effetti essere considerata una nuova tipologia d’investimento”.Questi sono i dati che si leggono in rete, noi di homeconcierge.it siamo invece convinti, numeri alla mano, che si può arrivare fino ad un 12-16% lordo per il proprietario se si mettono in atto diverse strategie di ottimizzazione costi e marketing.
Insieme all short rent, saranno interessate alla crescita le città che si trovano sulle linee ferroviarie, con strade e autostrade adeguate, in prossimità di un sistema aeroportuale fatto anche di linee low cost, avranno un futuro. Diversamente rischiano l’isolamento e lo svuotamento; occorre quindi che, ad esempio, i comuni limitrofi a Milano affrontino politiche di connessione alla metropoli, in particolare lungo la direttrice che conduce a Linate, come anche i comuni dell’hinterland romano, che si sviluppano verso Fiumicino”.
Per ricevere una Consulenza sull’avvio di Attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere contattaci via mail a homeconciergeroma@gmail.com


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CASE VACANZA/B&B/LOCAZIONE TURISTICA

Il settore delle CaseVacanze è Sano

Non è una novità che sempre più società hotellerie si stiano buttando a capofitto su questo settore delle Case Vacanza, e nelle varie declinazioni regionali di questa tipologia, tra cui gli appartamenti per uso turistico o locazioni turistiche, proprio per la possibilità di scalare e di offrire un prodotto diverso che molto piace alla clientela straniera.

Oyo, il gruppo alberghiero indiano vero astro nascente dell’hotellerie internazionale, punta dritto all’obiettivo di diventare la più grande attività di gestione di casa vacanza in Europa sotto i marchi Oyo Home, Bellavilla, Danland e Datacenter.

Al gruppo Oyo fanno, in particolare, capo Oyo Hotels e Oyo Vacation Homes (cui si riferiscono i vari brand dedicati al mercato case vacanze). E proprio il segmento case vacanza è in grande crescita dal 2011, incontrando il favore di millennials e viaggiatori d’oltreoceano sempre più interessati ad affittare per i propri soggiorni holiday homes dotate di facility di alto livello. A conferma del potenziale di questo mercato in ambito europeo, lo scorso maggio il gruppo ha acquistato, per 360 milioni di euro, la società @Leisure Group, poi ribattezzata Oyo Vacation Homes, che ha portato con sé 115mila nuove case vacanza.

«Nel corso degli ultimi anni il mercato delle casa vacanza è cresciuto molto e uno degli aspetti che ha maggiormente giocato a favore è sicuramente l’interesse delle Ota come Expedia e Booking.com – spiega il global ceo della stessa Oyo Vacation Homes, Tobias Wann -. I big player ormai affiancano, nelle loro piattaforme, il tradizionale hotel e le nuove soluzioni holiday homes. Il grosso del volume è mosso dalle Ota e i marchi minori giocano un ruolo sempre più marginale, mentre le agenzie di viaggio rimangono un interlocutore importante».

Forte del trend di crescita nel mercato Europa, Belvilla, il marchio olandase del gruppo Oyo specialista nell’affitto case vacanza, si consolida quindi sul mercato italiano. il brand garantisce un servizio full service per chi possiede casa e desidera affidare il proprio immobile a un partner di fiducia. Con quasi 40 anni di esperienza sul mercato europeo, Belvilla sta infatti sviluppando soluzioni tecnologiche sempre più innovative e sofisticate nel settore delle case vacanza, investendo in personale competente e qualificato. A oggi sono già 3.700 le proprietà che utenti da tutto il mondo possono consultare e prenotare in Italia grazie a Belvilla

Fattore che accomuna tutte le case vacanza Oyo è l’elevata qualità della struttura tipicamente di metratura importante e situata in contesti urbani ma non cittadini, dotata di molti confort di lusso come sauna o piscina. A ciò si aggiunge la fruibilità della struttura per buona parte dell’anno. Le commissioni Oyo variano dal 10% al 30%, in funzione della completezza del servizio offerto.

«Sono in questa industry da oltre 10 anni – conclude quindi Wann – e posso affermare che questi ultimi due anni in particolare, sono stati protagonisti di grandi cambiamenti. Prima di tutto il nostro settore richiede ormai una forte specializzazione e di conseguenza l’affermarsi di figure professionali molto strutturate. Inoltre, l’ospite nutre per la casa vacanza le stesse aspettative rispetto all’ hotel e questo per esempio si traduce in periodi di soggiorno anche molto limitati, oppure in cancellazioni all’ultimo. In generale l’ospite si aspetta flessibilità. Tutto ciò ha richiesto ai proprietari degli immobili in affitto di adeguarsi fin da subito alle nuove richieste e noi li abbiamo affiancati e guidati in tale percorso. Sono fermamente convinto che la tecnologia sia fondamentale per il nostro business ma l’aspetto umano rimane insostituibile»

Vuoi aprire anche tu un’attività in proprio oppure hai un immobile fermo che vorresti mettere a Reddito tramite i nostri Esperti?

Contattaci a 

homeconciergeroma@gmail.com

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Modello 21 – aggiornamento

Ce lo avete richiesto in tanti, per questo abbiamo provveduto a stilare un ulteriore VADEMECUM per il pagamento del MOD21, alcune informazioni sono state estrapolate direttamente dal sito del Comune di Roma.Di seguito il link al Manuale fornito direttamente dal SUAR link

La Resa del Conto attraverso la presentazione del modello 21 è obbligatoria per tutti gli Agenti Contabili e per ciascuna Struttura Ricettiva. 

IMPORTANTE:NON DEVE ESSERE PRESENTATA PER LE LOCAZIONI BREVI E PER GLI ALLOGGI AD USO TURISTICO.

Che cosa è il modello 21?

I gestori delle strutture ricettive,alberghiere ed extralberghiere, in quanto incassano il contributo di soggiorno dagli ospiti per conto dell’Amministrazione, sono qualificati agenti contabili, pertanto tenuti a presentare il MODELLO 21 (DPR 194/1996) che consente la “resa del conto giudiziale” di riepilogo mensile di quanto riscosso e di quanto riversato nell’anno finanziario di riferimento. 

Come si compila il Modello 21 ,dove trovarlo, e come inoltrarlo

La compilazione del Mod. 21 viene effettuata online, accedendo con le proprie credenziali per le comunicazioni e i riversamenti trimestrali. All’interno della propria pagina riservata, accedendo al link ”Conto della Gestione” , seguendo le istruzioni sulla Guida in allegato, si procede alla compilazione online del Mod. 21. Non occorre stamparlo e inviarlo per le vie tradizionali (pec, r/r), ma è sufficiente concludere la procedura online e salvarsi una copia del modello 21 definitivo (che contiene il numero di protocollo). 

 L’attività è cessata e non si hanno più le credenziali. Come inoltrare il modello 21?

L’utente può tentare di recuperare le credenziali di accesso all’area riservata chiedendo assistenza al ChiamaRoma 060606. In alternativa è possibile utilizzare credenziali SPID o utilizzare una CNS abilitata. Se ci sono problemi si può presentare il MOD. 21 in modalità cartacea allo sportello,allegando il documento di riconoscimento dell’agente contabile, le ricevute di riscossione del contributo, e le quietanze di pagamento a Roma Capitale, non dimenticando di firmare il mod. stesso.

Casi in cui cambia l’amministratore durante l’anno

Se il vecchio amministratore è reperibile e ha ancora le credenziali per accedere al portale non ci sono problemi, si compila il modello 21 fino alla data in cui esercitava il vecchio amministratore, poi prosegue chi è subentrato. Nel caso in cui il precedente non abbia più le credenziali il nuovo si può far fare una delega che allega con una dichiarazione  in cui si precisa che è subentrato  in data… e che sta compilando il modello 21 su delega del precedente. Altrimenti, ultima ipotesi, non si fa nulla per la precedente gestione e si compila il mod. solo per la propria competenza. Le conseguenze e la responsabilità saranno a carico del precedente.

Titolare di più strutture, gestione unitaria (comunicazioni e pagamenti cumulativi): Occorre fare un Mod. 21 per ogni struttura?

Anche  se trattasi di diverse tipologie di strutture se la gestione è stata unitaria si può fare modello 21 unico 

Il termine della comunicazione è perentorio?

Il termine ordinario stabilito dalla legge per la presentazione del conto giudiziale è fissato nel 30 gennaio dell’anno successivo al quale si riferisce il conto stesso.  L’indicazione dei 10 giorni è finalizzata a non determinare ulteriore ritardo nella presentazione del conto.

 Se non si sono  avuti ospiti e non  si è incassato il  CS  si deve fare ugualmente il mod 21?

Si,  e per ogni mese in cui non si sono avuti ospiti occorre indicare l’importo pari a zero  indicando  nelle note l’eventuale motivazione. Se ci sono documenti che attestano il mancato incasso del CS (es. presentazione di scia per lavori di ristrutturazione), occorre allegarli.

Se non si  incassa il CS per esenzioni previste dalla legge, occorre fare il Mod. 21?

Si,  in presenza di ospiti con esenzione del pagamento del CS  occorre indicare per ogni mese l’importo pari a zero  e indicare nelle note la causa di esenzione, riferendosi  alla casistica prevista dal regolamento.  

Ho regolarmente comunicato ma non pagato il CS incassato quali sono le sanzioni previste se ometto i pagamenti o li faccio in ritardo e non inoltro il mod 21?

Si incorre nel reato di peculato e si avviano le segnalazioni alla Procura della repubblica e alla Corte dei Conti

 Non ho allegato le ricevute/fatture rilasciate agli ospiti come integrare?

Occorre rifare il mod 21 indicando nelle note che il precedente modello presentato in data…. Con protocollo n. ……. Sarà sostituito dal presente

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Seconde Case come fonte di reddito

Affittare la seconda casa è la “seconda” fonte di reddito per gli italiani

Affittare la seconda casa è una delle fonti di reddito primarie per gli italiani, ed in generale per canadesi, francesi, olandesi, portoghesi e spagnoli, più precisamente è la seconda fonte di reddito.
Secondo quanto emerge dal sondaggio, il 35% degli italiani considera l’affitto della seconda casa la principale fonte secondaria di reddito, subito seguita dalla copertura dei costi di mantenimento (per il 33%), un dato ancor più importante se si considera che per oltre la metà dei proprietari le entrate derivanti dalla seconda casa contano per circa il 20% del proprio reddito annuale.
Secondo un articole de “IlSole24Ore” la casa è una forma di investimento lo confermano i dati. Nel 1990 il 25% di chi ha acquistato una casa lo ha fatto per viverci in pianta stabile (ad esempio, casa di famiglia per le vacanze estive o invernali), mentre nel 2019 questo dato è sceso al 7 per cento.Di contro la percentuale di coloro che hanno acquistato una casa per poi affittarla per brevi periodi è cresciuta dall’8% del 1990 al 40% del 2019.
L’83%, infatti, intende continuare a mettere in affitto la propria seconda casa anche nei prossimi 5 anni. Una tendenza comune anche in altri paesi europei: in Portogallo la percentuale è pari all’87% e nel Regno Unito è l’89 per cento. Interessante notyare che solo il 31% dei britannici, però, acquista la seconda casa nel proprio Paese, ma preferisce comprarne una in Francia o Spagna. Come i Belgi: 8 su 10 investono in Francia.

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Giro di vite per attività ricettive extra-alberghiere

L’attenzione sulle attività extra-alberghiere si fa sempre più intensa, sperando che questa non sia una caccia alle streghe, ma semplicemente una misura per eliminare sul mercato improvvisati ed irregolari ed arrivare ad una professionalizzazione del settore.
E’ comparsa da un pò una nuova voce sulla modulistica di riferimento del SUAR, sia per le LT che per Case Vacanze, Affittacamere e Bed&Breakfast ovvero la voce “dichiara di essere in regola con il pagamento o il riversamento dei tributi locali, così come stabilito dall’art.21, comma 4, del Regolamento Generale delle Entrate di Roma Capitale.”


Nel caso il proprietario o il gestore non siano in regola con i tributi locali, TASI, TARI ed IMU potreste non ottenere l’autorizzazione o SCIA a seconda del caso, lo stesso vale anche se volete effettuare una cessazione attività, e riportiamo un caso specifico di un nostro cliente.


Luca M, conduttore di un immobile in zona Piazza del Popolo, aveva aperto la sua attività di LT a gennaio 2019, per poi, cessarla a fine ottobre. Al momento dell’apertura non era ancora possibile pagare la reversale di 21,00 €, introdotta sul sistema web reversali solo in fase successiva, pertanto, al momento della chiusura, dopo aver pagato la reversale di 21,00€ per la cessazione attività ed inviato tutta la documentazione del caso, si è visto rispondere dopo soli 2 giorni, ripeto due giorni, via pec, che la domanda non poteva essere accolta se prima non si effettuava il pagamento della prima reversale, ovvero quella relativa all’apertura.
Questo per dire che il SUAR, ed in generale l’amministrazione stanno ponendo in essere strumenti sempre più precisi e che permettono di incrociare i dati.

Dalla Delibera 66/2019 (articolo 21 comma 4 a pag. 27), sia allegata che disponibile al link di seguito:

“Il rilascio e il rinnovo di licenze, autorizzazioni, concessioni, la ricezione di segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA), uniche o condizionate, inerenti attività commerciali o produttive, nonché la permanenza in esercizio, sono subordinati alla verifica della regolarità del pagamento o riversamento dei tributi locali da parte dei soggetti richiedenti.”

link delibera

Per informazioni, consulenze e chiarimenti rivolgiti a homeconciergeroma@gmail.com

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Affitti brevi, rinviato alla ricorso di Airbnb sulla cedolare secca

Il Consiglio di Stato ha deciso che sarà la Corte di Giustizia dell’Unione europea a doversi pronunciare sulla cosiddetta “legge Airbnb”. E mentre il portale telematico festeggia (almeno momentaneamente), gli albergatori italiani un pò meno..

Ma di cosa si tratta?

In ballo c’è la normativa che impone agli intermediari attivi negli affitti brevi di comunicare i dati dei locatori e di applicare una ritenuta del 21 per cento. I giudici del Consiglio di Stato hanno accolto le motivazioni contenute negli atti difensivi di Airbnb, chiedendo l’intervento all’Europai. La Corte di Giustizia Ue dovrà quindi stabilire se gli obblighi introdotti per gli affitti brevi siano compatibili con la normativa comunitaria e se lo Stato italiano avrebbe dovuto prima notificare la loro introduzione alla Commissione Europea.

Come si legge su quifinanza.it

“Airbnb si è detta “lieta” della decisione di Palazzo Spada. “È evidente – si legge in una nota diffusa dal portale online – che l’attuale impianto non è per nulla adatto allo scopo, largamente condiviso nella società e nella politica, di ravvivare l’economia italiana sviluppando quei pagamenti digitali e tracciati che solo una piattaforma come la nostra garantisce”. Allo stesso tempo ha manifestato la propria disponibilità a collaborare con il Ministero delle Finanze sulla condivisione dei dati.

L’obbligo di comunicazione e ritenuta del 21%, introdotto a carico degli intermediari nel 2017, ha lo scopo di assicurare un flusso di gettito costante all’Erario e di combattere l’evasione fiscale. La ritenuta del 21% è pari infatti alla cedolare secca, che spesso viene scelta dai locatori perché più conveniente. Ma sempre nel 2017, mentre le agenzie immobiliari e gli intermediari “fisici” applicavano la ritenuta, Airbnb ha avviato il ricorso manifestando dubbi sia sulla fattibilità tecnica sia sulla discriminatorietà e l’incompatibilità con il diritto europeo della ‘legge Airbnb’.”


Sta di fatto che a breve sia l’Agenzia delle Entrate sia le Amm.ni comunali avranno finalmente tutti i dati relativi agli affittuari e agli ospiti, perciò questo è il momento buono di regolarizzare la tua struttura se non lo hai ancora fatto!!!

Non aspettare altro tempo, contattaci al homeconciergeroma@gmail.com

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Estate Italiana

Estate in chiaroscuro quella della Penisola,

colpa anche ma non solo, del maltempo i dati riportati sono in leggera frenata, ma non è tutto

così negativo!

Riportiamo per intero un articolo estratto da https://www.ttgitalia.com/stories/home/154916_italia_bene_ma_non_benissimo_i_dati_di_unestate_in_chiaroscuro/

Il turismo italiano tira le somme dell’estate 2019. Dopo un 2018 da record, dove a spopolare erano state la Puglia, l’Emilia-Romagna e la Toscana, il trend positivo per il Belpaese si conferma seppur con una lieve flessione negativa dell’1,1% per i turisti italiani e dello 0,8% per gli stranieri. Gli alberghi rimangono la soluzione di pernottamento preferita, risultato che conferma la crescita del mercato immobiliare alberghiero con un giro d’affari di 3,4 miliardi di euro e un +9% sul numero di immobili destinati ai vacanzieri.


Nonostante complessivamente lo scenario del settore sia positivo, secondo le stime sono state registrate soltanto 205 milioni di presenze tra giugno e agosto, quasi 2 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I fattori risiedono in parte nel maltempo di inizio stagione ma anche nella crisi economica che colpisce molte famiglie italiane. Questa diminuzione si è percepita primariamente nelle zone costiere (-1,4% di presenze) e più in generale nel Sud e nelle Isole, poco o quasi niente nelle città d’arte (-0,4%). Proprio quest’ultime, non smettono mai di attirare viaggiatori da tutto il mondo, in particolare Milano, Napoli, Roma, Firenze e Bologna con anche Matera protagonista nel suo ruolo di Capitale Europea della Cultura 2019.

Turismo internazionale
I turisti stranieri affollano la Penisola, un dato che da dieci anni continua a crescere grazie agli arrivi da Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Belgio. Come riporta adnkronos.com, fattore di attrazione è la cucina, sia per chi sceglie una vacanza gastronomica (117 euro di spesa pro capite al giorno) sia per chi invece opta per la montagna (107 euro di spesa pro capite al giorno) o il mare (91 euro di spesa pro capite al giorno).

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Locazione e locazione breve, l’alternativa ai mercati finanziari

Riportiamo sotto, per intero, l’interessante articolo apparso su /www.we-wealth.com, lo riportiamo sotto per intero. (link)

  • L’indice Ftse Mib lo scorso anno ha registrato una perdita del 16% e per il mercato dei bond non sembra essere il momento giusto per trovare opportunità con rendimenti interessanti
  • L’ufficio studi di Solo Affitti ha calcolato come rendimento lordo di un appartamento standard di 70 mq, ubicato nelle zone centrali delle principali città, un valore del 5,4% annuo, che diventa il 7,2% se l’immobile si trova in zone periferiche
  • L’Italia è agli ultimi posti in Europa per locazioni: mentre nella media europea gli inquilini sono circa il 35% delle famiglie, da noi sono meno del 18%
  • La fiscalità gioca un ruolo importante, la tassazione con cedolare secca è un’opzione sempre più diffusa per i proprietari che devono locare un immobile a uso abitativo. Oggi, secondo Solo Affitti, l’87% dei locatori di immobili a uso abitativo nelle principali città si avvale della cedolare secca

In Italia il mercato della locazione è ancora poco sviluppato, ma grazie a cedole costanti e remunerative questa modalità di investimento è in crescita.

La fiscalità gioca un ruolo importante, mentre il fenomeno della morosità è uno dei maggiori deterrenti allo sviluppo. “L’immobiliare a reddito può rappresentare una forma molto interessante di investimento, soprattutto per gli immobili localizzati in grandi città e in città universitarie”. Questa l’opinione di Marco Speretta, direttore generale del gruppo Gabetti, che parla di rendimenti lordi compresi tra il 3-4% per il residenziale e il 4-5% per gli uffici. Dello stesso avviso anche Andrea Saporetti, dell’ufficio studi Solo Affitti, che dichiara: “Oggi, la locazione di immobili è una forma di investimento che può essere considerata ben più conveniente di quella cui sono soggetti gli investimenti sui mercati finanziari”.

L’indice Ftse Mib, lo scorso anno ha infatti registrato una perdita del 16% e, più in generale, i mercati finanziari a livello globale hanno risentito di una grande incertezza, che ha portato a un ridimensionamento dei valori medi di Borsa. Il mercato dei bond può offrire maggiori garanzie ma, con i tassi ai minimi storici, il settore non sembra essere il segmento giusto per trovare nuove opportunità con rendimenti interessanti.

Perché non tornare allora al caro vecchio mattone? “Non tanto per buttarsi sul mercato delle compravendite immobiliari – pur legittime, ma ancora soggette a una prolungata fase di deprezzamento – bensì per sfruttare le ‘cedole’, costanti e remunerative, che la locazione garantisce”, puntualizza Saporetti. L’ufficio studi di Solo Affitti ha calcolato come rendimento lordo di un appartamento standard di 70 mq, ubicato nelle zone centrali delle principali città, un valore del 5,4% annuo, che diventa il 7,2% se l’immobile si trova in zone periferiche. In questo momento, si guadagna di più in periferia che in centro, “perché se da una parte i valori delle locazioni, pur in calo, hanno tenuto bene tanto nei mercati più pregiati quanto in quelli più decentrati”, dall’altra “sono state proprio le periferie delle città che hanno risentito maggiormente dei cali dei prezzi di vendita. Insomma: è nelle zone meno centrali che si possono trovare ottimi immobili da acquistare a prezzi interessanti e affittare a canoni tutto sommato elevati”, illustra Saporetti, che ritiene che il mercato delle locazioni sia un “mercato solido, meno soggetto alle oscillazioni classiche delle compravendite e destinato a una crescita della domanda ancora pronunciata”.

Nel corso degli ultimi anni, le locazioni hanno, infatti, evidenziato un trend crescente, anche se il mercato italiano è ancora piccolo. “In Italia, il mercato delle locazioni residenziali è sempre stato marginale, dato che i proprietari hanno sempre preferito vendere una casa vuota anziché locarla – dichiara Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – Nei primi anni di questo secolo a fronte di circa 800mila compravendite, le nuove locazioni non erano più di 200mila ogni anno. Nell’ultimo periodo, però, la situazione è cambiata, grazie allo sviluppo della locazione breve (da un giorno a un anno, ndr) stimolata dall’affermarsi di portali mondiali tipo Airbnb. Nel 2018 si sono avute circa 600mila compravendite di case, 700 mila locazioni e quasi un milione di alloggi sul mercato della locazione breve. In questo modo patrimoni inutilizzati sono stati messi sul mercato e le case sono tornate ad avere un rendimento interessante”.

Rispetto agli altri paesi, l’Italia è però ancora molto indietro, ma gli spazi di crescita sono ampi. “Per quanto riguarda la locazione tradizionale, l’Italia è agli ultimi posti in Europa. Mentre nella media europea gli inquilini sono circa il 35% delle famiglie, da noi sono meno del 18%”, dichiara Breglia, che però aggiunge che nel campo della locazione breve siamo ormai ai primi posti, grazie all’enorme offerta delle tante zone turistiche di cui gode l’Italia. Dal canto suo, Speretta prosegue dicendo che “anche se in ritardo rispetto alle altre realtà europee, le grandi città italiane e i centri universitari stanno dimostrando interessanti trend di crescita nel campo della locazione” e che “il prodotto richiesto è un prodotto nuovo, con una dotazione infrastrutturale e tecnologica importante, corredato di servizi”. Secondo il direttore generale del gruppo Gabetti, uno dei driver che contribuirà in modo consistente a una crescita del mercato della locazione è rappresentato dalla “riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, che sconta il fatto di essere particolarmente frazionato e in mano a singoli proprietari e, soprattutto, in maggioranza realizzato prima degli anni 80”.

Uno dei maggiori deterrenti all’affitto è rappresentato, però, dal fenomeno della morosità: le statistiche del Ministero degli Interni hanno certificato un raddoppio (+95%) del fenomeno sfratti per morosità dal 2001 (27mila sfratti emessi per morosità) ad oggi (52.590), anche se la tendenza è in calo rispetto al picco di quasi 70mila del 2014. “Per questo sono ormai diffuse sul mercato forme di garanzia contro i rischi connessi all’affitto, che permettono al locatore di investire in tutta sicurezza”, dichiara Saporetti che cita, come esempio Affittosicuro, un pacchetto completo a tutela del proprietario, in grado di coprire fino a 12 mensilità di canone (in linea con le tempistiche di sfratto), più le spese legali e i danni arrecati all’appartamento.

Sicuramente, in questo scenario, la fiscalità gioca un ruolo importante. “Focalizzandoci sugli immobili oggetto di investimento da parte delle persone fisiche, le imposte da considerare ai fini della locazione sono principalmente la cedolare secca (imposte dirette) e le imposte locali rappresentate essenzialmente dall’Imu e dalla Tasi (imposte locali non reddituali)”, spiega Paolo Mandelli, partner di Spada Partners. In particolare, la tassazione con cedolare secca è un’opzione sempre più diffusa per i proprietari che devono locare un immobile a uso abitativo.

Oggi, secondo Solo Affitti, ben l’87% dei locatori di immobili a uso abitativo nelle principali città si avvale della cedolare secca, scegliendo in 7 casi su 10 dei contratti a canone concordato (nello specifico, contrato 3+2 nel 36% dei casi, contratto a studenti nel 14% e contratto transitorio nel 18,5%).

“Rispetto all’aliquota marginale Irpef e relative addizionali (che oltre i 75mila euro pesa per il 45% del reddito imponibile), la cedolare secca prevede infatti una tassazione sostitutiva con aliquota fissa al 21%, che si riduce al 10% per le locazioni, a canone concordato, nei comuni ad alta densità abitativa. In sostanza – dichiara Mandelli – si tratta di una vera e propria flat tax applicata sul reddito lordo derivante dallo sfruttamento dell’immobile”.


Trattandosi di un’imposta sostitutiva, non sono ammesse in deduzione le spese e/o i costi connessi agli immobili. Tuttavia, i costi sostenuti in relazione a ristrutturazione ed efficientamento degli edifici possono dare origine a detrazioni d’imposta applicabili sulle imposte riferite ad altre categorie reddituali (ad esempio redditi da lavoro). “In conclusione, si può ipotizzare che, in presenza di opzione del regime di favore della cedolare secca e tenuto conto delle variabile delle imposte locali, l’onere fiscale complessivo medio possa attestarsi in un range del 22-24% del canone locativo”, conclude il partner di Spada Partners.